Fanatics acquisisce Topps, maxi-operazione da 500 milioni di dollari. De Ponti: “Sfida entusiasmante per il futuro del mondo dei collezionabili”



L'Head of Sales Marketing di Topps Italy racconta le novità di questo importante accordo e le principali uscite dell'anno in corso

Fanatics, una delle principali piattaforme sportive digitali mondiali, ha completato l'acquisizione di Topps, il prestigioso marchio di card collezionabili con licenza da oltre 70 anni al servizio di collezionisti, fan e rivenditori. 

Un’acquisizione importante e un’operazione complessiva da mezzo miliardo di dollari, che riguarda tutte le componenti delle attività di Topps nel mondo dei collezionabili e degli oggetti da collezione, con vendite in oltre 100 paesi e succursali in 10 stati, tra cui Regno Unito, Germania, Brasile, Italia e Giappone.

A tal riguardo, Sport Business Management ha intervistato Dario De Ponti, Sales & Marketing Director di Topps Italia

Quali sono gli aspetti principali di questo accordo molto importante

"Una piccola doverosa premessa. Siamo entusiasti di questa operazione, che sicuramente donerà un gran valore aggiunto e una nuova consumer experience al mondo dei collezionisti di trading card di tutto il mondo. Siamo lieti di poter unire l’eccellenza di Topps al dinamismo di Fanatics, nel settore digital sport&entartainment. Quello che intendiamo fare è unire i punti di forza di entrambe le società, per creare un trading card Company leader nel mercato dei collezionabili sportivi. Per questa ragione la struttura di Topps viene incorporata nella nuova in realtà in modo da garantire la massima fluidità nelle operazioni e realizzazione di prodotti di assoluta qualità. Gli elementi principali saranno necessariamente un mix di competenze digitali e nuove modalità e-commerce: l’intenzione è quella di espandere la fanbase grazie a un data center Fanatics che vanta oltre ottanta milioni di fan nel mondo. A questo si somma l’esigenza di mantenere l’eccellenza nella qualità delle collezioni Topps".

Quali sono le competizioni e i brand su cui si concentrerà la nuova società?

"I principali brand su cui svilupperemo prodotti collezionabili riguarderanno MLB (Major League Baseball), Nba, Major Soccer League (in particolare per il mercato nordamericano),  Formula 1, competizioni UEFA (con cui abbiamo recentemente rinnovato un accordo triennale esclusivo), e Bundesliga. Nella parte di entertainment al momento continueremo con le partnership in essere con Universal e Disney. Più a lungo termine, gli obiettivi sono quelli di far leva sui numerosi accordi che Fanatics ha in essere con vari club e società sportive per realizzare progetti congiunti".

Cambierà qualcosa per i consumatori e collezionisti?

"Grazie all’accordo con Fanatics saremo in grado di offrire alla fanbase un livello superiore di “experience” nel mondo dei collezionabili, grazie a un mix di prodotto fisico e digitale.  Adotteremo un approccio omni-channel per raggiungere tutti i nostri consumatori e per soddisfare i vari momenti di fruizione delle trading card: acquisto, scambio, giocabilità, collezionabilità, con particolare attenzione alle nuove tendenze in atto (NFT in primis, ma anche App con la novità appena lanciata Topps Total Football e il servizio già esistente Topps Now e Topps Live!  disponibile online sul nostro website)".

Hai citato gli NFTs: come si posiziona Topps in questo segmento?

"Da poco abbiamo lanciato i nostri prodotti NFT su https://toppsnfts.com/ e inoltre abbiamo i diritti per creare in versione NFTs anche tutti i momenti principali legati alle competizioni UEFA.  Grazie alla partnership con Fanatics crediamo che svilupperemo ulteriormente questo asset, che sta diventando sempre più importante nell’ultimo periodo".

Gli ultimi due anni, a livello globale, sono stati contraddistinti dall’emergenza Covid: quanto ha influito la pandemia sul mondo dei collezionabili?

"Il segmento delle trading card e dei collezionabili in genere sta vivendo una fase di importante crescita, dettata soprattutto dai prodotti destinati al canale “Hobby & Specializzati”, dai prodotti Digitali e in parte  anche grazie alle nuove abitudini di consumo legate agli effetti della pandemia: molti consumatori hanno iniziato a fare collezioni nel periodo di lockdown e hanno proseguito anche successivamente. Va tuttavia detto che la mancanza di socialità e quindi dello scambio di card/figurine tra i consumatori di fascia scolare ha influenzato negativamente il mercato, soprattutto nel 2020".

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