Storia dei migliori cannonieri dei Mondiali di calcio


Il 20 novembre 2022 scatterà l'edizione numero 22 dei Campionati Mondiali di Calcio, per la prima volta programmati in autunno rispetto alla tradizione estiva. Si svolgeranno in Qatar e si daranno battaglia 32 nazionali per uno spettacolo sicuramente tutto da vivere come dimostrano del resto le quote Mondiali 2022 che considerano favorite diverse compagini.  

L'attesa cresce giorno dopo giorno e non solo fra gli appassionati, ma ovviamente anche fra quelli che saranno i protagonisti in campo. Tra questi, al solito, si stagliano gli attaccanti, ovvero i giocatori che più di altri illuminano la fantasia dei tanti tifosi che animano questo sport.

Per questi elementi offensivi delle varie nazionali due gli obiettivi nel mirino: vincere la Coppa del Mondo, ovviamente, ma anche la classifica cannonieri, riservata al marcatore più prolifico, traguardo da sempre inseguito con grande intensità.

Ripercorrendo l'intera storia delle 21 edizioni precedenti a quella che sta per andare in onda, il nome principe resta incredibilmente, dopo ben 64 anni, quello del francese Just Fontaine che nel 1958 stabilì un record ancora imbattuto, riuscendo a segnare addirittura 13 reti. E' lui il capocannoniere di tutti i tempi perché nessuno è mai riuscito a superarlo nonostante nel tempo siano anche aumentate le squadre partecipanti e quindi le gare disputate.

Alle sue spalle in questa speciale graduatoria, troviamo l'ungherese Sandor Kocsis che nell'edizione precedente (1954) inquadrò la porta in ben 11 occasioni. Anni d’oro, dunque, quelli di cui abbiamo appena parlato, perché la doppia cifra fu poi toccata soltanto dal tedesco Gerd Muller che nel 1970 trovò la via della rete in ben 10 circostanze. Con 9 gol fatti in una sola edizione ci sono il brasiliano Ademir nel 1950 e il portoghese Eusebio nel 1966, mentre 8 reti le mise a segno l'argentino Guillermo Stabile nella prima edizione del Mondiale (allora Coppa Rimet) avvenuta nel 1930, ma anche il brasiliano Ronaldo, detto 'Il Fenomeno', che incantò il mondo nella competizione del 2002 in Francia.

Decisamente comunque sono meno prolifici i bomber più vicini ai giorni nostri, visto che nel 2018 e nel 2014 sono bastate sei reti, rispettivamente dell'inglese Harry Kane e del colombiano James Rodriguez, per fregiarsi del titolo di capocannoniere, mentre furono addirittura quattro a primeggiare nel 2010, con cinque reti a testa: David Villa (Spagna), Wesley Sneijder (Olanda) , Thomas Muller (Germania) e Diego Forlan (Uruguay).

L'Italia spicca due volte in questa speciale classifica. La più recente risale al 1990 quando gli occhi spiritati di Totò Schillaci fecero il giro del mondo come le sue 6 reti che però, purtroppo, non riuscirono a regalarci il titolo mondiale nonostante giocassimo in casa. L'altra volta invece è davvero storia pura per il calcio azzurro, perché l'impresa di siglare sei reti e diventare capocannoniere del torneo riuscì a Paolo Rossi, eroe dello storico match con il Brasile, punito proprio da una sua tripletta, che spalancò le porte verso il titolo iridato alla nazionale di Enzo Bearzot, campione del mondo nel 1982 in Spagna. 

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