Business e calcio: un rapporto sempre stretto



Il mondo del calcio è continuamente in evoluzione e grazie alla mole crescente di investitori in questo settore dell’intrattenimento sportivo ha incrementato di molto introiti ed interessi economici. Sceicchi, americani, cinesi ed altre famiglie importanti anno dopo anno entrano in quello che si sta trasformando sempre più da sport a business. Un rapporto stretto tra questi due elementi che sembrano dunque camminare a braccetto. Fianco a fianco calcio e business condividono un percorso comune che fa crescere i club del pallone mutandone l’aspetto. Esse diventano quindi media company, aziende quotate in borsa e contesti che non limitano più il proprio raggio d’azione al solo rettangolo verde. Addentriamoci nel dettaglio della tematica in questione con questo focus dedicato.

Il legame stretto tra calcio e finanza

La stretta connessione che intercorre da anni ormai tra calcio e business ha fatto sì che questo sport, tra i più amati al mondo, diventasse qualcos’altro. Assumesse per tanto una conformazione diversa rispetto a quella del passato: non più una semplice forma di divertimento ed intrattenimento ma di business. Qui giocano un ruolo chiave gli investitori esteri, di matrice araba, americana, cinese e così via, i quali hanno immesso le proprie ricchezze e fondi a disposizione dei club calcistici. Ma ciò non senza un piano studiato di crescita ed un tornaconto sul lungo periodo. Purtroppo però alcune volte questi capitali ingenti hanno coinvolto in maniera illecita presidenti, dirigenti e calciatori, sporcando di fatto il mondo pallonaro. Il recente caso del calcio scommesse ne è l’esempio. Il calcioscommesse odierno ha portato alla luce come anche su questo tema ci voglia sicurezza. I calciatori, infatti, stando a quanto si legge, piuttosto che scegliere i migliori casinò online aams, avrebbero preferito agire per altre strade.

Pro e contro del rapporto tra business e calcio

Se gli investimenti esteri nel nostro calcio come in quello europeo più in generale, ha generato una crescita esponenziale di tale settore, dall’altro lato l’aumento degli introiti finanziari ha comportato negli anni anche la creazione di una bolla economica pronta ad esplodere. Ingaggi di calciatori ed allenatori decuplicati, costi dei cartellini pagati a peso d’oro, e sponsorizzazioni che camuffano perdite di bilancio e disavanzi dei club. Un sistema calcio che quindi mostra col tempo di riuscire a gestire con sempre maggiore difficoltà una ricchezza spropositata. Quindi i pro del legame tra business e calcio sono da rintracciarsi sicuramente nella crescita generale di questo settore. Nelle partnership, nella edificazione di nuovi impianti, nel miglioramento dei settori giovanili e degli stadi che quindi generano a loro volta una parabola ascendente di tutto il movimento sportivo in questione. A fare da contraltare a questi punti sicuramente positivi, vi sono però tetti di ingaggio inesistenti, cartellini dei calciatori gonfiati, trasferimenti dubbi e bilanci non in regola. Un lato negativo del calcio provocato dalla sua trasformazione in business, dove gli investimenti non sempre fruttano in base alle attese. Nel momento in cui si verifica ciò il sistema nel suo complesso ne risente rischiando il collasso.

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